Bosnia Erzegovina
Irfanka Pasagic, neuropsichiatra co-fondatrice di Tuzlanska Amica:
"Purtroppo, a quasi 20 anni dalla fine della guerra, le ferite sono ancora profonde. L'attuale situazione politica, in cui anche il futuro della Bosnia – Erzegovina e' in questione, agisce in modo molto deprimente sulla maggior parte dei cittadini.
Questo e' il tempo del „tra“. Ogni giorno i mass-media ci bombardano con notizie politiche che possono soltanto impaurire. Il Paese, organizzato in base all'accordo di Dayton non funziona e non esiste abbastanza volonta' politica affinche' si crei un Paese abbastanza buono per tutti i cittadini.
Stanno ancora guardando in primo luogo agli interessi nazionali, senza pensare ai cittadini e questo inevitabilmente crea nuove tensioni. Eppure, molti non vogliono accettare la bellezza di secoli di vita comune in una ricchezza delle differenze, in cui si e’ sempre prima di tutto rispettato l’essere umano in quanto tale. A volte mi sembra che ci siamo sepolti nel passato. Numerose fosse comuni, che nascondono i corpi delle persone scomparse, non sono state ancora scoperte e, molti criminali di guerra e approfittatori si trovano per strada o hanno incarichi importanti.
Questo non ci permette di far diventare gli orrori della guerra parte del nostro passato; non un passato che dimenticheremo, ma il passato che ci insegnerà a non ripetere gli stessi errori; passato che ci aiuterà a creare un mondo diverso per le nostre prossime generazioni..C'è ancora un gran numero di profughi e sfollati che vivono da anni in modo "temporaneo", in attesa di rientrare nel loro precedente luogo di residenza o di trovare un altro luogo a cui essi sentano di appartenere..."